Una mostra per porsi molte domande, per interrogarsi sul futuro dell’uomo e del nostro pianeta con scimmiette, scarabei e pipistrelli che, sottoposti a tassidermia, diventano protagonisti delle opere e sembrano suggerire risposte e riflessioni a noi esseri umani. E’ quella inaugurata sabato alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento e dedicata a Elio Marchegiani per il quale il curatore, Marco Meneguzzo, ha scelto un titolo che ha più di una interpretazione per visitatori e osservatori: Homemade Future, ovvero un “futuro fatto in casa”. Fino al 7 aprile con ingresso gratuito.
Trenta i grandi lavori di Marchegiani selezionati da Meneguzzo nell’arco temporale di un cinquantennio di attività dell’artista, originario di Siracusa e da sempre vissuto a Livorno. Oggetti smontati e rimontati: testimoni della grande curiosità del maestro, dello spirito critico e ironico con cui da sempre si accosta alla scienza, alla tecnologia, alla natura. “Oggetti – spiega Meneguzzo – con cui Marchegiani crea relazioni, esalta l’aspetto concettuale e astratto con l’obiettivo, dichiarato, di creare veri e propri corto circuiti mentali che accendono domande, illuminano risposte e, credo, consentono di capire qualcosa in più delle cose di questo mondo”.
Che Marchegiani fosse da sempre un visionario, un artista che “fa per far pensare”, capace di anticipare i tempi e le istanze della società, lo hanno confermato anche due suoi illustri allievi del periodo in cui insegnava all’Accademia di Belle Arti di Urbino: sono Alessandro Bazan e Fausto Gristina, giunti ad Agrigento, sabato sera per incontrare il maestro e rievocare con lui quella visione dell’arte sempre proiettata nel futuro. “Marchegiani – dice Bazan – alla sua età ha un approccio molto più ludico, giocoso e leggero di tanti nostri coetanei. Le sue metafore sul senso dell’esistenza sono ancora oggi una grande lezione per tutti noi”.
Artista, Marchegiani, ma anche divulgatore che, forte della lunga esperienza didattica nell’Accademia di Urbino – che ha anche diretto per cinque anni – ha affascinato con i suoi racconti i visitatori della serata inaugurale.
Tra gli anni Sessanta e Settanta, Marchegiani ha prodotto opere memorabili, strettamente legate ai linguaggi artistici più innovativi. L’opera Progetto Minerva, che nel 1967 vince il premio AICA della critica d’arte alla VI Biennale di San Marino insieme a Progetto Mercury, è entrata a far parte della collezione permanente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma per volontà del suo storico direttore, Palma Bucarelli.
Alla mostra Homemade Future – organizzata dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento – è dedicato un catalogo bilingue riccamente illustrato, edito da Silvana Editoriale, con un lungo saggio del curatore e ampi apparati scientifici realizzato in collaborazione con l’Archivio Elio Marchegiani e il coordinamento di Arianna Baldoni. Organizzata dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento con il patrocinio del Comune e della Provincia Regionale di Agrigento – e il supporto di Elenka in qualità di sponsor – Homemade Future sarà visitabile alle FAM fino al prossimo 7 aprile con ingresso gratuito.
Gli spazi delle Fabbriche Chiaramontane sono aperti da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Chiusa i lunedì. L’ingresso è gratuito.