La mancata spartizione del bottino derivato da uno scippo perpetrato insieme in via teatro Massimo a Catania. Sarebbe questo il movente che ha portato all’omicidio di un tunisino 28enne. I carabinieri, dopo pochi giorni di indagini, hanno arrestato oggi l’assassino dell’uomo trovato morto sabato mattina in via Pistone.
Le manette sono scattate ai polsi di Nabil Ljghel, 25 anni, marocchino senza fissa dimora e privo di permesso di soggiorno. L’omicidio era avvenuto nelle prime ore di sabato scorso nel rione San Berillo a Catania. La vittima, Saber Batnini, 29 anni, di origini tunisine, anche lui clandestino sul territorio nazionale, era in “affari” con l’arrestato.
Dagli esiti delle indagini condotte dai Carabinieri sotto la direzione della procura della Repubblica di Catania, fra i due connazionali era sorta un’accesa discussione probabilmente dovuta alla spartizione del bottino di un furto: un telefono cellulare e poche decine di euro. Dalle parole si sarebbe presto passati alla colluttazione e nello scontro, Ljghel, probabilmente ubriaco, avrebbe afferrato la testa della vittima sbattendola violentemente sull’asfalto per poi colpirla con una pietra del basolato, procurandogli lesioni mortali.
Subito dopo il delitto l’assassino si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Le investigazioni, avviate dai militari dell’Arma, hanno consentito di individuare elementi a carico dell’arrestato che è stato catturato in un’abitazione del centro di Catania dove aveva trovato rifugio. All’arrivo dei militari, il marocchino non ha opposto resistenza e ha confessato di aver assassinato il connazionale. Il Pubblico ministero ha disposto il fermo dell’uomo che si trova nel carcere di Catania piazza Lanza.
Maria Chiara Ferraù