I carabinieri di Messina hanno sgominato due organizzazioni criminali dedite, rispettivamente, allo spaccio di droga e ai furti di mobili antichi in appartamenti. Come anticipato, sono state arrestate 11 persone alle prime luci di questa mattina.
Entrambe le organizzazioni avevano base nel rione messinese di Mangialupi. Le indagini erano state avviate ad aprile del 2008 dal nucleo investigativo del reparto operativo dei Carabinieri dopo una serie di furti in abitazione, la maggior parte perpetrati a Messina e provincia, ma anche in alcuni centri del catanese.
Quasi ogni giorno, dopo sopralluoghi, i componenti della banda segnalavano gli appartamenti disabitati con dei segnali sui citofoni e di notte poi facevano razzia di mobili e di tutto ciò che poteva essere immesso nel mercato. Al vertice dell’organizzazione c’era Alessandro Cutè che operava insieme a Salvatore Noschese e Gennarino Briganti. A loro si aggiungevano Natale Cardile e Giovanni Cutroneo che partecipavano alla pianificazione dei furti, alla suddivisione degli utili e alla ripartizione dei compiti in seno al sodalizio criminale. E poi Antonino Annetti che era il ricettatore del gruppo che serviva al gruppo per smerciare la refurtiva.
Tra aprile e giugno del 2008 l’organizzazione sgominata si era resa responsabile di ben 34 furti (fra consumati e tentati) in abitazioni.
Nell’ambito della stessa operazione i carabinieri di Messina del nucleo investigativo hanno sgominato un’altra organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga, gestita quasi a livello familiare. Le manette sono scattate ai polsi di Giuseppe Lo Cascio; della sorella Concetta Lo cascio e del cognato Santino Gugliotti. I tre si occupavano di custodire, confezionare e spacciare la droga. A loro si aggiungeva Alessio Coppolino che affiancava il cugino Giuseppe Lo Cascio nell’attività di spaccio al di fuori del rione Mangialupi di Messina.
Secondo quanto è emerso dalle indagini condotte dai militari dell’Arma, l’organizzazione si occupava di rifornire varie tipologie di stupefacente tra cui cocaina, eroina, hashishe marijuana. L’organizzazione riusciva a fornire la droga anche ad altre strutture organizzate che operavano in altri territori e in altre province siciliane.
Il video dell’operazione
Gli arrestati
Maria Chiara Ferraù