Ottocento euro per non eseguire controlli fiscali. E’ quanto ha chiesto un impiegato dell’agenzia delle entrate a un imprenditore, proprietario di alcune palestre. I Carabinieri della compagnia di Randazzo, nel catanese, hanno arrestato l’impiegato infedele, denunciato proprio dall’imprenditore.
L’uomo, pochi giorni prima di Natale, aveva avvicinato il proprietario di alcune palestre della zona, informandolo che l’ufficio da cui dipende stava per effettuare un controllo fiscale nei suoi confronti perché indiziato di evasione fiscale. L’impiegato aveva tentato di intimorire la vittima minacciando severi controlli che avrebbe però potuto evitare se gli avesse dato 800 euro. L’imprenditore, sicuro della sua corretta posizione fiscale non si è lasciato intimidire e ha denunciato immediatamente l’accaduto ai Carabinieri che hanno così avviato le indagini.
L’epilogo a Capodanno quando l’impiegato è andato dall’imprenditore per ritirare 200 euro come acconto e, dopo aver intascato il denaro, è uscito dal locale dove ha trovato, ad aspettarlo, i Carabinieri che lo hanno bloccato recuperando anche la somma incassata poco prima.
Per l’impiegato infedele si sono aperti i cancelli del carcere di Catania piazza Lanza.
Sono attualmente in corso ulteriori accertamenti per verificare se altri imprenditori sono stati vittima di questo reato.
Maria Chiara Ferraù