Invee di lavorare gli pneumatici dismessi, li interravano in prossimità dell’area di lavorazione. E successo in una ditta con opificio presso l’A.S.I. di Enna che si occupa del recupero e della lavorazione di pneumatici usati. La polizia ha denunciato quattro persone e sequestrato l’opifisio.
Dal 24 al 26 dicembre gli agenti hanno avuto modo di notare come, nell’area adiacente l’opificio, venivano effettuati una serie di scavi con una pala meccanica per seppellire numerosi copertoni. L’attività era poi proseguita anche nella mattina di venerdì 28 dicembre quando, già dalle 7 del mattino sono state registrate operazioni analoghe. Per questo alcuni agenti della squadra mobile, della sezione volanti e della stradale di Enna hanno fatto irruzione sul sito, cogliendo le quattro persone in flagranza di reato.
Nel corso di ina perlustrazione all’interno del sito, i poliziotti hanno constatato che i macchinari per la lavorazione delle gomme erano completamente in disuso, mancava ogni collegamento ai generatori ed erano completamente coperti da cataste di pneumatici. Erano attive soltanto due tranciatrici idrauliche di piccole dimensioni che venivano utilizzate per tagliare le gomme che poi venivano interrate.
L’area è stata sequestrata e sono stati denunciati sia i titolari della ditta che gli operai impegnati nelle operazioni di interramento. I responsabili dello stabilimento come giustificazione hanno asserito di aver avanzato al Comune di Enna una dichiarazione di inizio attività per effettuare la pavimentazione dell’area il cui progetto prevede la posa in opera di una base costituita da manufatti in gomma precompressi. La posizione degli indagati è adesso al vaglio del sostituto procuratore della Repubblica, Francesco Augusto Rio che coordina le indagini.
Maria Chiara Ferraù