Ha deciso di farsi giustizia da solo. Un imprenditore ventenne di Gela, in provincia di Caltanissetta, stanco di subire furti, avrebbe organizzato una spedizione punitiva nei confronti di un giovane pregiudicato, reo non solo di aver perpetrato furti a danno della sua azienda, ma anche di aver dato alle fiamme la sua auto. Quest’ultimo episodio è stato commesso nella notte tra sabato e domenica scorsi.
Ieri l’imprenditore insieme ad alcuni giovani ha raggiunto il pregiudicato in piazza Eleusi a Gela e, dopo averlo costretto a salire a bordo di un’auto, lo hanno condotto in una casa disabitata dove è stato minacciato e pestato con calci e pugni.
La vittima, temendo per la propria vita, ha ammesso di essere stato l’autore dell’incendio del veicolo del giovane imprenditore a cui ha promesso che avrebbe ripagato l’auto. Soltanto a questo punto è stato liberato ed è riuscito a tornare a casa dove ha trovato alcune pattuglie della polizia di Gela, allertate dai familiari del giovane, preoccupati per la scomparsa del figlio. Il ragazzo è stato trasportato all’ospedale dove i medici gli hanno riscontrato una contusione all’emitorace sinistro, un’ecchimosi all’occhio sinistro, un trauma facciale con frattura all’osso del naso, tutte lesioni giudicate guaribili in un mese.
Grazie alle indicazioni di alcuni testimoni e della stessa vittima, ieri sera i poliziotti hanno identificato e rintracciato alcuni degli aggressori. L’imprenditore ventenne è stato arrestato e sono stati denunciate altre due persone per percosse e minacce.
Maria Chiara Ferraù