Il consiglio comunale di Piraino centro in provincia di Messina, ha approvato il bilancio di previsione e soffia il vento della polemica. Il gruppo consiliare di minoranza Nuova Piraino ha diramato una lettera-manifesto per “informare la cittadinanza dell’aumento vertiginoso di tasse che si riverserà sulle famiglie e sugli esercizi commerciali e produttivi piraineisi come mai prima era successo. In questo momento di grande difficoltà per tutti – si legge – bisognava soprattutto aggredire gli sprechi e le spese improduttive e non chiedere alle famiglie un ulteriore sacrificio. Si tratta di un vero e proprio salasso”.
“In una fase in cui alle pubbliche amministrazioni si chiede di eliminare e di contenere gli sprechi della politica, di tagliare le spese improduttive e di avviare una seria politica di recupero dell’evasione, l’esecutivo, con in testa il sindaco – prosegue la lettera – non ha trovato soluzione migliore che quella di aumentare le tasse per tutti”.
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, denuncia il gruppo consiliare, la maggioranza ha aumentato l’addizionale Irpef dal 5 all’8%; l’Imu resterà al 4% per la prima casa ma aumenterà al 9,60% per la seconda casa e le attività commerciali e produttive; la previsione Tia del 20%;
“Ci si aspettava di meglio da parte della nuova amministrazione – chiosa la lettera manifesto – e siamo sicuri che anche i cittadini, a solo sei mesi dalle elezioni, stanno già ricredendosi della scelta fatta. L’univa novità di cui ci siamo accorti è stata quella di tagliare servizi come quello dei bagnini o delle giornate ricreative con gli anziani o, ancora, affossare l’utilizzo degli ausiliari del traffico”.
Maria Chiara Ferraù