“Il vizietto di papà”, aprirà la nuova stagione della compagnia teatrale C.G.S. Karol di Viagrande nel catanese il prossimo sabato. Si alza il sipario della sala Etna dell’Ora Hotel di Viagrande anche quest’anno con la direzione artistica di Mario Sorbello. Due i cartelloni in programma in altrettante location: la sala Chaplin di Catania e l’Ota Hotel di Viagrande.
L’appuntamento con “il vizietto di papà” è per sabato alle 20.30 alla Sala Etna dell’Ora Hotel di Viagrande con la divertente piece teatrale di Turi Giordano, opera ispirata al noto film interpretato da Ugo Tognazzi e Michel Serrault, tratto a sua volta dall’omonima commedia “La cage aux folles” di Jean Poiret del 1973.
La pellicola italiana “il vizietto”, oltre a vincere nel 1980 il Golden Globe, ebbe due nomination all’Oscar per la miglior regia e sceneggiatura non originale, riuscendo a trattare il tema dell’omosessualità con tatto e delicatezza.
Nello spettacolo teatrale proposto dalla compagnia etnea i protagonisti Giorgio, interpretato da Mario Sorbello e Salvino detto Zazà impersonato da Luciano Leotta, gestiscono un locale notturno per omosessuali chiamato “La gabbia dei gay”, la loro vita di coppia viene turbata quando il figlio di Giorgio, Alberto (Pier Paolo Pappalardo”, avuto in passato da una brevissima relazione con Simona (Maria Luisa Lombardo), una escort, annuncia le sue nozze con Mariella (Rossella Di Perna), figlia di un facoltoso e importante personaggio del mondo associativo religioso, il dottor Eduardo Schembari, sul palco con il volto di Nuccio Mangano, sposato a sua volta con la moralista Lady Camilla, interpretata da Maria Grazia Cavallaro. Alberto, ben conoscendo la situazione del padre, gli chiede di salvare almeno le apparenze e di evitare situazioni imbarazzanti. Giorgio e Zazà, con la collaborazione del cameriere Giacomo (Roberto Pricoco), altro noto omosessuale, daranno vita ad un susseguirsi di equivoci e situazioni esilaranti e paradossali con lo scopo di giungere alla felice conclusione delle nozze tra Alberto e Mariella.
“Nel nostro piccolo abbiamo allestito una rassegna che si prefigge di rinverdire la funzione primordiale del teatro, ossia il confronto – sottolinea Mario Sorbello – Si alternano, infatti, commedie e drammi che, in definitiva, rappresentano la caratteristica fondamentale del teatro. Diceva Eduardo De Filippo che “il teatro è qualcosa di magico che il pubblico non deve sapere” ma, come tutte le magie, è la segretezza che ne fa una grande arte”.