Gli automezzi dell’Aimeri ambiente a Bronte, nel catanese, sono fermi perché manca la benzina. E la raccolta dei rifiuti è bloccata da due giorni. A denunciarlo è l’assessore all’Ecologia ed Ambiente del Comune di Bronte, Biagio Petralia che, attraverso una lettera, inviata per conoscenza anche al Prefetto, minaccia di chiedere un risarcimento danni alla società Ato Joniambiente. A far traboccare il vaso, oltre ai continui disservizi, una comunicazione della Joniambiente che avverte tutti i sindaci sul rischio che dal primo novembre la Aimeri potrebbe interrompere i servizi. Questo perché da tempo non viene pagata, a causa del fatto che alcuni Comuni soci non pagano, a loro volta, da tempo la propria quota.
“Noi siamo in perfetta regola – replica Petralia – ad ottobre abbiamo pagato oltre un milione e 600 mila euro a saldo di tutte le fatture emesse dall’Ato. Di conseguenza non capisco perché anche noi dobbiamo essere coinvolti in questa sorta di paventato sciopero da parte della Aimeri. Di contro, invece – conclude Petralia – siamo legittimati a pretendere e ottenere un servizio migliore”.
Petralia non si ferma alle proteste e rilancia lanciando un ultimatum: “Se entro quattro giorni non dovessimo accorgerci che gli automezzi sono tornati a circolare e che il personale è tornato ad operare con efficienza, restituendo a Bronte la pulizia che merita, ci rivolgeremo ai nostri legati affinché quantifichino il danno subìto dai continui disservizi e si proceda alla scissione di ogni protocollo d’intesa e contratto. Inoltre – conclude – osservando il perdurare o riproporsi, qualunque sia la causa, di fermi di mezzi o mancato impiego per lo svolgimento dell’attività, procederemo legalmente per interruzione di pubblico servizio”.
Maria Chiara Ferraù