Alta infedeltà è il format in onda su Real Time per la regia di Claudio Pisano, in onda dal 10 al 20 gennaio 2012. Sebina Montagno, giovane attrice di Tortorici (Messina), è Anna, moglie in luna di miele che tradisce il marito con l’insegnante di salsa, racconto in pillole da 15 miuti al giorno.
“Questo ruolo – dice Sebina – mi è apparso da subito assolutamente distante dal mio essere e ancora una volta ho attinto a livello strasberghiano da universi emotivi di contraddizione perversa al mio essere standard e ligio ad una certa coerenza morale, ma pur sempre presenti dentro il mio animo così come negli animi di ogni essere umano”.
È stato un lavoro più difficile affrontare un personaggio di questo tipo perché, spiega la giovane attrice, “ho dovuto compiere un complesso processo di destrutturazione e ristrutturazione cercando di scardinare quelle resistenze per lo più inconsce che, nel bene e nel male, si sono con gli anni radicate saldamente in me forgiando quella che poi è la mia personalità frutto sicuramente di un certo tipo di educazione morale ricevuta”.
È stato difficile interpretare una donna e il suo tradimento. “La mia Anna aveva tradito il novello sposo ed è qui che la mia sfida interpretativa ha avuto inizio, Claudio in questo è stato un abile maestro nel cercare di indirizzarmi verso un atteggiamento anche percettivo e di gestione dei rapporti personali trasversalmente opposto o comunque molto differente rispetto a quello che è il mio personale modo di approcciarmi e vivere i rapporti, con un carico emotivo appunto non indifferente e di solito esclusivamente indirizzato verso una sola persona. Il lavoro che abbiamo qui fatto insieme a Claudio è stato quello di “alleggerire” invece il tutto, attraverso uno scaltro lavoro di scardinamento e ri-percezione relazionale nell’ambito di un’ottica più umorale se vogliamo, istintuale o, comunque, vulnerabile ai piaceri della carne. Devo ammettere, senza falsi moralismi, che già a livello di un mero approccio ideologico non è stato facile per me. Tutto questo grazie ad un regista come Claudio ed agli insegnamenti, seppur indiretti, di quello che rimarrà il mio più grande maestro di sempre, Lee Strasberg!”.