C’è anche Tortorici fra i peggiori comuni d’Italia per giorni di assenze dei propri dipendenti comunali. Non solo, il centro nebroideo è sul podio anche fra i peggiori comuni in capacità di riscuotere i tributi. Un primato che certamente non rallegra e che è frutto del rapporto sui comuni 2017 di Ermes, basato sui dati del 2015.
Tre i temi su cui gli analisti hanno basato il loro lavoro: la rilevazione delle giornate di assenze retribuite dei dipendenti comunali, il rapportro tra fondo per il salario accessorio e personale non dirigente e la capacità di ogni amministrazione di acquisire tributi sul proprio territorio.
La media nazionale di assenze annue per dipendente è di circa 50 giornate lavorative, a Tortorici si arriva a 79,2 giorni di assenza. Il centro nebroideo per il Sud, è secondo soltanto al comune di Locri in provincia di Reggio Calabria con 99,4 giorni di assenza dei lavoratori.
Secondo il rapporto Ermes le assenze sembrano aumentare all’aumentare della dimensione del Comune. La media nei comuni con oltre 1.000 dipendenti è di 51,4 giorni di assenza, mentre per quelli da 51 a 100 unità, fra cui rientra Tortorici, la media è di 48,9 giorni. Una media ampiamente superata dai dipendenti comunali di Tortorici che hanno totalizzato quasi 80 giorni di assenza nel 2015.
Per quanto riguarda il secondo parametro, cioè il rapporto tra fondo per il salario accessorio e dipendenti, Tortorici non compare nei primi posti, né fra i comuni più generosi, né fra quelli più avari.
Sfortunatamente per il piccolo centro nebroideo, già provato dalla dichiarazione del dissesto, dalle casse comunali sempre in rosso, dai problemi per il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali, anche il terzo parametro del rapporto Ermes, ossia quello relativo alla capacità di farsi pagare i tributi dovuti, ha conquistato il terzo gradino del podio. Tortorici, secondo il rapporto, accerta solo 109,8 euro pro capite, ma riscuote il 90,7%.